La consegna da parte di Legambiente della bandiera nera al Veneto è avvenuta lo scorso lunedì 14 luglio a Chioggia a bordo della Goletta Verde, presente l'Associazione «Tegnùe di Chioggia», onlus che presiedo. Non credo che ci sia stato luogo meno opportuno per consegnare la bandiera nera al Veneto, dato l'impegno profuso dalla locale Amministrazione per la salvaguardia e tutela della vasta area di mare davanti alla città di Chioggia: le ormai famose «Tegnùe» dichiarate proprio in questi giorni «zona di tutela biologica» permanente.
Non voglio in nessun modo discutere le motivazioni che hanno portato Legambiente a questa decisione, ma trovo doveroso per equità e giustizia, segnalare anche quello che è stato fatto di buono dalla Regione Veneto. La bandiera nera è simbolicamente destinata al presidente della Regione Giancarlo Galan, ma voglio ricordare che se ora il parco marino delle «Tegnùe» è una realtà lo dobbiamo proprio a lui e alla sua volontà di valorizzare e salvaguardare le nostre coste. Abbiamo nella nostra Associazione più di cinquecento soci sostenitori e un socio onorario: l'assessore regionale Renato Chisso che nella precedente Giunta era all'Ambiente. Per primo accolse le nostre richieste, che girò al presidente Galan. Solo attraverso un finanziamento Regionale che a partire dal 2003 si protrarrà fino al 2007 abbiamo potuto realizzare quello che per me e per tutti gli amanti del mare era solo un sogno.
Lo scorso anno la Regione ha distribuito a tutte le scuole elementari del Veneto 20.000 copie di kit con un vero progetto educativo; un filmato da me prodotto gratuitamente che introduce alla scoperta del «regno marino delle Tegnùe».
Devo rammaricarmi invece delle ripetute richieste di aiutò e collaborazione, sempre cadute nel vuoto.
Vorrei insomma che in eguale maniera venisse data notizia delle cose buone fatte dalle Amministrazioni, non solo di quelle negative e desidero che l'ambiente e la natura non vengano sfruttati da colori politici.
Piero Mescalchin (Associazione Tegnùe di Chioggia)
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